Modello socio/turistico per il recupero di soggetti svantaggiati “Ricomincio da me”

Perché solo così sarà possibile per la persona risanare le proprie fragilità e promuovere a pieno il proprio potenziale e le proprie risorse inespresse.
In un ambiente intimo, abitato con presenza e calore così da creare quel clima ideale per ricostruire se stesse e il proprio futuro.
La persona inserita in un clima facilitante potrà darsi l’opportunità di superare le proprie difficoltà o l’essere vittima di dinamiche di violenza.

Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente; dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché . i loro desideri hanno le forme delle nuvole.

C. Baudelaire

Brochure Progetto - Evolution ets

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Presentazione

Il progetto “Ricomincio da me“ nasce da un pluriennale lavoro di professioniste attive in contesti multidisciplinari che hanno maturato esperienze, saperi e saper fare nell’area delle donne e madri in situazione di disagio, contesti multiproblematici e/o violenti che hanno causato loro la perdita della naturale e istintiva capacità di auotodeterminare se stesse e promuovere il benessere, la tutela e l’autodeterminazione dei propri figli.

Il progetto si rivolge quindi a quelle donne e madri per le quali si ritiene opportuna e necessaria la costruzione di un progetto volto a creare le condizioni che favoriscono e promuovono una ripresa di capacità, competenze, autonomie e la naturale predisposizione alla salvaguardia e sviluppo di se stesse come persone, donne e madri all’interno di contesti sociali più ampi attraverso i quali sviluppare empowerment e competenze sociali.

Il progetto nasce attraverso lo studio attento della donna a cui si rivolgono le azioni che verranno costruite sulla base di un’approfondita e delicata analisi preliminare che favorirà l’avvio di un percorso individualizzato. Contestualmente verrà individuata l’equipe più idonea che dovrà lavorare con la donna specifica e la casa giusta per favorire in lei un percorso di concreta crescita e cambiamento verso obiettivi di autonomia e inserimento all’interno del contesto sociale e lavorativo.

Il progetto prevede al contempo un percorso di parent counselling e parent coaching destinato ad accompagnare la donna nella sua crescita personale sia come donna che come madre con l’obiettivo specifico di accrescere le capacità relazionali/affettive madre/figlio/a e attivare e favorire l’apprendimento di abilità metacognitive, cognitive e affettivo/relazionali.

Le case dove vengono inserite le donne con il suo/suoi bambini sono strategicamente inserite in contesti ove sia favorevole per la donna un percorso di progressiva autonomia, quindi circondate da servizi e contesti ottimali per una piena indipendenza e autorealizzazione di se e del/i minore in contesti sociali, lavorativi, ludico/sportivi e altro.

La donna, se totalmente priva di risorse economiche, verrà inserita in percorsi predisposti al fine di ricevere un assegno mensile per il sostentamento suo e del/i minore/i, tra gli obiettivi ci sarà quindi imparare la gestione dei soldi.

L’affiancamento e la supervisione della donna riguarderà tutte le aree di vita, con particolare attenzione verso il risanamento delle ferite e traumi personali, l’area della genitorialità e l’area lavorativa.

L’equipe multidisciplinare avrà infatti lo scopo di rendere possibile una graduale e piena realizzazione della donna in tutti i settori che rendono possibile il senso di benessere e autoefficacia, con un approccio Centrato sulla Persona e costruito attraverso una rete di enti e agenzie che co-costruiscono di concerto e con il protagonismo della donna il suo percorso di crescita personale.

La costruzione quindi di un percorso esperienziale e di apprendimento favorirà lo sviluppo del senso di autoefficacia e di autostima della donna che potrà trovare quelle condizioni favorevoli per un cambiamento radicale del proprio punto di vista su se stessa e il proprio percorso di vita che spesso è denso di fatti traumatici che hanno reso carenti molte aree della personalità e hanno via via creato nella donna un approccio passivo alla vita e una vulnerabilità e depotenziamento di se stessa fino alla delega totale della propria responsabilità personale.

“Ricomincio da me” è un progetto che restituisce piena responsabilità e protagonismo alla donna che entra a fare parte del percorso e in nessun caso potrà delegare le sue responsabilità e il suo ruolo alle figure che la accompagneranno nelle varie fasi volte principalmente a inserirla in una quotidianità fatta di azioni e confronti e modelli significativi che hanno lo scopo di costruire e modellare processualmente il pensiero su se stessa e l’agire che ne consegue.

Fasi del Progetto

  • Contatto con il servizio inviante:

Il contatto con il servizio inviante è a cura del responsabile di progetto che avrà cura di fare la prima analisi del bisogno e valutare una prima ipotesi di fattibilità del progetto e la presentazione degli elementi più significativi che comportano una collaborazione fattiva e processuale durante tutte le fasi del progetto con il contesto di riferimento della donna destinataria del progetto.

  • Analisi della donna e minore destinatari del progetto:

La conoscenza della donna è l’elemento centrale del progetto, ha lo scopo di analizzare una serie di aree e di indicatori sulle seguenti voci: storia familiare, rete familiare, percorso di studi e lavorativo pregresso, area delle autonomie, sociale, economica, genitoriale e aree di rischio.

Questo lavoro verrà fatto attraverso una intervista strutturata e la somministrazione di un questionario al fine di individuare le varie strategie più idonee all’attivazione del progetto e alla creazione dell’equipe multiprofessionale dedicata.

  • Studio di fattibilità e gradiente di successo:

Lo studio della fattibilità del progetto viene realizzato attraverso l’analisi degli indicatori che costruiranno un identikit multiarea volto a valutare quali sono le potenzialità e i punti di fragilità del progetto in costruzione e favoriranno l’individuazione di un progetto di massima e delle aree che andranno ad essere sviluppate e costruite al suo interno.

Questa fase è necessaria per capire se il progetto è idoneo al tipo di donna individuata o se è opportuno valutare qualche altra tipologia di percorso anche volto a preparare la donna al progetto stesso.

  • Costruzione del progetto ed Affiancamento dell’equipe di professionisti idonea al caso specifico:

Verificata la fattibilità del progetto e il gradiente di successo, si procederà con la fase di realizzazione attraverso l’inserimento della donna e bambino/a/i presso la casa ritenuta più idonea per le necessità e i bisogni del nucleo specifico. Gli inserimenti vengono fatti in appartamenti di piccole dimensioni ove non siano presenti più di 2/ 3 minori e 2 mamme, in casi molto particolari si valuterà anche la strategia dell’inserimento in un mono nucleo familiare.

  • Avvio del progetto:

Con l’avvio del progetto la donna sottoscriverà un contratto di collaborazione con la sua equipe multidisciplinare dedicata, con cui si impegna ad attivarsi per lavorare all’interno di tutte le aree che sono state individuate come quelle più carenti e da sviluppare o costruire.

La donna sarà responsabile della casa, della spesa, della preparazione dei pasti e di tutti quei compiti che competono a una persona che vive sola con i propri figli, verrà, in caso sia opportuno, affiancata per periodi più o meno lunghi al fine di apprendere concretamente quelle abilità di cui è sprovvista attraverso un percorso di modelling e di coaching esperienziale.

  • Attivazione strumenti e consulenze individuali e/o micro gruppi:

Con l’avvio del progetto vengono attivati i vari momenti di formazione/consulenza e gruppi di lavoro più opportuni al superamento delle varie fasi del progetto.

In un percorso ideale all’interno del progetto la donna dovrebbe concludere il percorso avendo raggiunto una propria dimensione di vita indipendente, con l’individuazione della sua abitazione definitiva e con una condizione lavorativa sufficiente a soddisfare i suoi bisogni e quelli del/i minore/i.

In questo senso la durata del progetto può essere variabile ma non inferiore a 1,5/2 anni, questo perché si deve tenere conto dei tempi necessari per la piena realizzazione di tutte le aree.

  • Conclusione del progetto

Obiettivi

Breve terrmine

  • Inserire il nucleo familiare presso un contesto promotore di benessere
  • Costruire per madri e bambini routine promotrice di benessere e sviluppo
  • Costruire reti sociali significative per il nucleo familiare
  • Valorizzare le reti familiari e sociali funzionali pregresse
  • Avviare percorsi centrati sulla persona volti a valorizzare la responsabilità personale
  • Accrescere il senso di sapere fare e saper essere
  • Valorizzare il potenziale umano presente
  • Incrementare le risorse e la consapevolezza individuale
  • Ampliare conoscenze, abilità e competenze personali

Lungo termine

  • Favorire le autonomie nelle varie aree di vita
  • Costruire percorsi volti al reinserimento lavorativo
  • Favorire l’autopromozione e il potenziale personale
  • Depotenziare il senso di dipendenza dai servizi e da forme di sostegno sociale
  • Promuovere forme di imprenditoria sociale alternative
  • Accrescere lo sviluppo di settori imprenditoriali femminili
  • Favorire la ricerca di mercati economici alternativi e attenti alle categorie svantaggiate
  • Promuovere la creazione di posti di lavoro attraverso lo sviluppo dei progetti e la costruzione di reti di collaborazione territoriali
  • Favorire l’apertura di contatti con territori altri dove le donne possano ricostruirsi e iniziare nuove vite

realizzato con il contributo di

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